Le bevande estive. Estate, esami, pomeriggi afosi, giochi in spiaggia, serate tra amici, feste, partite tra amici….e quanti motivi in cui la sete fa da padrona.
E’ proprio l’estate la stagione in cui, anche in Italia, aumenta il consumo di bevande zuccherate: complici le innumerevoli pubblicità in cui compaiono, belli e sorridenti, ragazzi e famiglie che si gustano una bibita in compagnia. Inoltre avete provato a fare un giro nei supermercati? E’ pieno di offerte per che tentano i consumatori all’acquisto di bevande.
Diversamente da quello che si pensa, bere bibite ghiacciate non disseta
A una prima sensazione di freschezza e riduzione della sete, l’organismo è spinto a un’eccessiva sudorazione che porta a una conseguente disidratazione. Questo si può spiegare grazie alla fisiologia: le bibite fredde che beviamo appena tolte dal frigorifero (anche l’acqua in questo caso) sono a una temperatura massima di 4°C, mentre il nostro sistema digestivo lavora a una temperatura ben superiore, intorno ai 36°C.
Ciò provoca un terribile shock termico e l’organismo cerca di riequilibrare l’omeostasi producendo una maggior quantità di sudore. Meglio consumare le bevande non appena tolte dal frigo, a piccoli sorsi.
Mi ricordo come, da piccola, venivo spesso ammonita da mia nonna per il mio modo rapido di bere:
“L’acqua è fredda, fai piccoli sorsi e tienila un po’ in bocca prima di mandarla giù subito”.
Ecco, forse il suo consiglio non era del tutto errato.
Gli zuccheri nelle bevande estive
Un altro tasto dolente delle bevande estive è il contenuto zuccherino.
Avete idea di quanti cucchiai di candido zucchero ci sono in una lattina della vostra bibita?
Guardiamo insieme:
Mi riferisco a una porzione media della bevanda. Per essere ottimista!
Perchè questo tipo di bevande creano assuefazione, per la serie più ne si beve, più se ne berrebbe. E anche l’apporto calorico non è da sottovalutare. Si tratta di calorie “vuote” perché oltre ad energia non apportano altri principi nutrizionali, non stimolano il senso di sazietà, alimentando ulteriormente il circolo vizioso che porta ad un consumo eccessivo.
Dai dati in tabella emerge che una lattina di bibita contiene mediamente più di 30 grammi di zucchero che equivalgono a 7 cucchiaini da caffè! SETTE!
I succhi di frutta
Parliamo ora di succhi di frutta, perchè neppure loro sono esenti da questa analisi.
Molte mamme credono che un succo di frutta equivalga a consumare un frutto fresco. Ma guardiamo meglio.
Un brick di succo di frutta, per quanto ben accettato da tutti i bambini che passano ore a correre e giocare al parco, di frutta ne contiene ben poca, di vitamine e sali minerali ancor meno, in favore di una buona quota di zuccheri.
Certo, ogni tanto è na scelta che può essere pratica e può essere una merenda alternativa, ma allora scegliamolo bene guardando le etichette.
Al supermercato possiamo trovare brick che portano la dicitura:
- “succo”: contengono frutta al 100% (molte volte si trovano nei banchi frigo perché prodotti a breve conservazione)
- “succo e polpa”: percentuale variabile tra il 25% e un massimo del 50% di frutta
- “a base di frutta”: 12-24% di frutta
- “al gusto di frutta”: meno del 12% di frutta
- “al sapore di frutta”: non contengono frutta
Meglio optare per una bella spremuta fresca, un centrifugato, un frullato…..preparato in casa, con frutta fresca, niente zuccheri aggiunti e un pizzico d’amore.
L’inganno delle bevande al fruttosio e delle bevande “zero”
Il fruttosio
beh, è lo zucchero della frutta, fa bene!!
No, il fatto che una bevanda sia dolcificata con fruttosio non lo rende un prodotto nutrizionalmente più valido e più salutare. Perchè il fruttosio è uno zucchero che bypassa la regolazione epatica e, a lungo andare, può contribuire alla comparsa di problematiche relative al metabolismo glucidico.
La versione zero
Vero è che non apportano calorie, che non contengono zuccheri, che sono dolcificate con dolcificanti acalorici. Se il loro consumo diventa una tremenda abitudine, perchè tanto “è come se bevessi acqua” forse è meglio fare un passo indietro. Il vero problema sta nel gusto dolce (che nelle versioni zero è esaltato).
Se ci abituiamo ai sapori e ai gusti eccessivamente dolci delle bibite poi tutta la nostra alimentazione risentirà di questa “tendenza al dolce” e saremo più predisposti al consumo di alimenti dolci.
Via libera alle acque aromatizzate
L’acqua aromatizzata è un’idea fresca per le vostre bevande estive, dissetante e salutare per bere con più gusto. Gli ingredienti sono semplici: acqua, frutta ed erbe aromatiche lasciati in infusione per qualche ora.
E’ ricca di antiossidanti, minerali e vitamine e il gusto cambia in base agli ingredienti che decidete di usare.
La prossima settimana vi proporrò 5 alternative favolose!
F.