caffè

La mattina ha l’odore di caffè. E’ così, magari non pre tutti, ma per molti. Durante questa vacanza io e il Dottore avevamo una regola: niente caffè! E l’abbiamo infranta solo una volta, in un momento di grande necessità.

Per voi è un semplice rituale, un momento di condivisione con una persona cara o è un vero e proprio bisogno contingente a cui non riuscite dire di no?
Siete di quelli che al mattino vi svegliate con il bisogno di caffè, senza il quale non riuscite a muovervi e pensare, oppure potete iniziare la giornata senza.

Per me, ad esempio, è un rito, un piacere di metà mattina, in particolare con mia mamma. Oppure quello a cui non riesco a dire di no è quello che mi prepara il Dottore la domenica a colazione.

caffè

Ho un rapporto sereno, non da dipendenza (eccezion fatta per alcuni periodi estivi!).

Ma per arrivare ad avere questo rapporto “sereno” con il caffè ho prima trascorso un periodo di semi-dipendenza: senza quei 2 caffè durante la mattinata non c’era verso di andare avanti. Idem dopo pranzo!

Gli effetti del caffè quali sono?

Inizialmente maggior concentrazione e attenzione, ma andando avanti il consumo di caffeina fa aumentare il livello di tolleranza: se inizialmente ci bastava una tazzina a tenerci svegli, alla fine ne avremo bisogno di tre o quattro al giorno. Con l’aumentare del numero di tazzine, aumentano gli effetti negativi.

Gli effetti negativi dell’”abuso”  sono molto diversi da quelli che si potrebbe pensare: irritabilità, stanchezza, mal di testa pulsante, sbalzi d’umore, disturbi intestinali, bruxismo, tensioni muscolari, senso di allerta, ipertensione. Questi effetti si sentiranno solamente con l’astensione dalla caffeina e se presenti…significa che il vostro rapporto con il caffè era alla stregua della dipendenza.

La caffeina nel nostro organismo

Chi si occupa di espellere la caffeina dal nostro corpo è il fegato, il nostro organo detossificatore.

caffè

In particolare, però, le nostre ghiandole surrenali. La caffeina è infatti una sostanza nervina che stimola le ghiandole surreneli a produrre gli ormoni dello stress, in particolare adrenalina. Un bene, penserete. Invece il consumo abituale di caffè porta a condizioni di stress e agitazione costante, sottoponendo le nostre povere ghiandole surrenali ai lavori straordinari.
Conseguenze? Solo gli effetti negativi: stanchezza, irritabilità e cortisone ematico elevato.

Volete fare una prova per capire se siete o meno dipendenti dal caffè?
Provate a evitarlo per 2-3 
giorni: se al terzo giorno risentite cefalea o stanchezza improvvisa allora sì, potreste esserne davvero dipendenti.

Con cosa si può sostituire il caffè?

Spesso, abbiamo detto, è un rituale, un gesto, un momento di pausa. Non volete perdere quel rituale?

Sostituitelo con un caffè d’orzo o un ginseng (attenzione che alcuni sono iperdolci!!).

Ora in molti bar si trovano bevande succedanee del caffè, alla stregua del ginseng: alla curcuma, al pistacchio, alla nocciola. Sono più zuccheri che altro!

E il decaffeinato?

Il caffè decaffeinato si ottiene trattando il caffè: il processo lascia almeno 10mg di caffeina per tazzina. Molto meno rispetto ai 70-80 mg classici, ma se dobbiamo disintossicarci va fatto per bene. Quindi inizialmente, niente deca.

caffè 

Ancor meglio optare per un bel tè o un infuso, in una bella tazza…che fa ancora più rituale!

Chi dovrebbe farne a meno?

  • Chi soffre di ipertiroidismo
  • Chi soffre di gastrite o reflusso esofageo
  • Chi è a rischio/ha un glaucoma
  • Chi soffre di problemi epatici
  • Donne in gravidanza
  • Donne in età fertile con squilibri ormonali
  • Chi è particolarmente sensibile agli effetti del cortisolo 

Voi lo bevete? Vi piace?

F.

Carboidrati, amati e demonizzati
Cortisolo, stress e alimentazione